Come si trova lavoro? DID, regione di residenza, età per iniziare. I canali ufficiali e i miti da sfatare.

Applicazioni cerca lavoro: le 5 migliori (App) nel 2020

Sul mio profilo Linkedin, da qualche anno c’è scritto che mi occupo di politiche attive del lavoro, quindi non un addetto alle risorse umane aziendale ma qualcuno che conosce gli incentivi statali alle assunzioni e ai canali gratuiti e statali per cercare lavoro. Questo mi permette di ricevere molti messaggi da persone in cerca di lavoro, dalla 25enne neolaureata al licenziato cinquantenne. Quando mi chiedono aiuto, visionare il loro curriculum non basta, anzi, è un passo molto  successivo, come immaginarsi la classica immagine del colloquio. Ci si incaglia molto prima, ovvero sul come incanalarsi sulla giusta corsia per la ricerca del lavoro e ci si perde in immaginari da film hollywoodiani, che non sono esattamente il ritratto della piccola e media azienda italiana.

 C’è molta confusione e molti siti e molti modi di fare contribuiscono ad accumulare errori e insoddisfazioni per curriculum inviati a cui non si riceve risposta. Una grande fetta del lavoro è ripulire la mente da informazioni sbagliate su come agire.

Quindi pubblico qui una breve guida pratica per cambiare la visione del dove iniziare se si ricerca lavoro, pochi passaggi standard che tutti possono fare per cercare lavoro in Italia e da cui ognuno può prendere la propria strada diversificata per geografia e titolo di studio.

Le mie domande di rito sono sempre le stesse e spesso si resta di sasso perché si sa scrivere un cv o prepararsi a un colloquio, ma non all’essenziale che serve per farci incanalare nella vera ricerca di lavoro. Si parte da qui:

  1. E’ in possesso della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID)?
DID Online: cos'è e come si fa

È l’unico canale ufficiale per ottenere lo status di disoccupato ed essere inserito nelle banche dati ufficiali dei disoccupati in cerca di occupazione.

Oltre ai disoccupati, ne hanno diritto all’iscrizione anche i lavoratori a basso reddito cioè, chi dichiara di guadagnare meno di € 8.000 euro lordi annuali come lavoratori subordinati  oppure meno di € 4.800 euro lordi annuali come lavoratori autonomi (il calcolo corrisponde all’ISEE e quindi all’anno fiscale da gennaio a dicembre).

Si può presentare la Dichiarazione di Immediata disponibilità al lavoro in tre modi:

  • Qual è la regione di residenza?

Perché i canali di ricerca di lavoro ministeriali sono a carattere regionale e gli incentivi fiscali delle aziende che assumono sono per regione di residenza (quindi è inutile preparare la valigia, cercate nella vostra regione) I siti li trovate qui cliccando sulla mappa della vostra regione. Insomma, funziona proprio come per la Sanità e la tessera sanitaria. Questi canali regionali sono gratuiti, sia per i cittadini sia per le aziende che pubblicano offerte e ricevono curriculum (certo perché spesso, ci sono canali in cui le aziende pagano per visionare ogni singolo cv).

  • Qual è la sua età?

Chi scrive vademecum su come scrivere un perfetto curriculum spesso sconsiglia di inserire l’età sul curriculum. Falso. Non è affatto vero che è una pratica discriminatoria: in Italia esistono incentivi all’assunzione divisi per età. C’è Garanzia giovani per chi ha meno di 29 anni, che nelle regioni del sud e in transizione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia,Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna) è prolungato fino ai 34 anni compiuti.  Quindi sappiatelo, ‘giovane’ in Italia ha un limite ben preciso, 29 anni con un prolungamento fino ai 34 per le regioni svantaggiate. Se un 40enne si candida per un tirocinio di Garanzia Giovani è scartato a prescindere per età.  E’ legittimo offrire un tirocinio per insegnare un lavoro a un 25enne che vive con i genitori, non lo è affatto per un quarantenne che dovrebbe auspicare a un lavoro diverso.

Quindi per i giovani c’è una corsia a parte con offerte riservate. Ma non solo. Vale lo stesso anche per chi ha più di 55 anni e per le donne indistintamente dall’età. E ci sono incentivi anche per quanto riguarda i lavoratori al sud e le categorie protette degli invalidi.

Conoscete gli incentivi alle assunzioni? Ecco quelli del 2021. Molti servono in particolare ad orientare le aziende a cercare nuovi lavoratori. Non tutte le aziende possono permettersi un ufficio risorse umane, ma ogni imprenditore ha alle spalle una partita iva e un commercialista, solitamente è infatti il commercialista che studia questi incentivi e orienta il datore di lavoro quindi siate proattivi per capire quanto vale il vostro profilo in termini di pari opportunità.

Passiamo ora a qualche strumento in più.

La percezione che abbiamo del mercato del lavoro che abbiamo sotto il naso non sempre corrisponde al vero, non abbiamo tutti i numeri a disposizione di come sta andando la situazione nella nostra provincia, regione o in Italia in generale. Uno strumento che vi consiglio è il bollettino occupazionale del Sistema informativo Excelsior delle camere di commercio.

testata excelsior

Qui potete trovare le stime delle assunzioni nel prossimo mese suddivise per dato nazionale, regioni e province.

E qui l’archivio dei dati per vedere la composizione di un territorio in fatto di occupazione per ogni professione per vedere la fotografia dell’attuale forza lavoro.

Come cercare lavoro nel 2021? Non con un cv  cartaceo accattivante.
Il mondo della domanda e offerta di lavoro è ormai fatto di banche dati, big data e stringhe da compilare. Insomma, il candidato e l’azienda perfetta si incrociano con menù a tendina e filtri per restringere il campo. Più facile, ma anche più efficace e con meno margini di errore (ed eccessiva) creatività.
Qui in allegato l’esempio del Manuale del sito Regionale di Clic Lavoro Campania.
Potete visualizzare due interfrecce:
Il manuale utente per il cittadino  e qui potete vedere lo stesso sito nella modalità aziende che pubblicano offerte di lavoro.

Nel mondo delle banche dati dovete essere precisi sul tipo di lavoro ricercato o nel riportare le vostre esperienze di lavoro passate. L’elenco di tutte le professioni utilizzate nelle statistiche ufficiali è il CP2011 fornito dall’Istat .

Questo strumento significa qualcosa di molto importante e cioè, fate attenzione a come ricercate lavoro. Cercate lavoro come addetto contabile? Allora cercate questo profilo, spesso gli annunci propongono offerte di aziende in forma anonima. Su molti siti invece si sponsorizzano grandi aziende e multinazionali che proclamano ‘Vuoi lavorare con noi? L’azienda X assumere nuove figure’, molto spesso si tratta di un modo per vedere quanti fedeli clienti di quell’azienda sono anche disposti a lavorarci e non sempre è un buon affare.

 Ultimo ma non ultimo, il modello C2 storico. Se è vero che siete voi a scrivere il vostro curriculum, sappiate che esiste un modo in cui le aziende possono risalire alla veridicità di quanto scrivete, attraverso il vostro C2 che incrocia i dati del vostro vissuto lavorativo passato incrociando i dati dei passati datori di lavoro ad esclusione di lavori all’estero, o piccoli lavori atipici come i lavori in somministrazione, lavori domestici o lavori a provvigione.

Questa è la strada maestra per trovare lavoro subordinato nel settore privato. Poi esistono ovviamente i concorsi pubblici (e qui vale il merito, non l’età o la residenza), in quel caso basta trovare i bandi allineati al titolo di studio (diploma e lauree) e studiare sistematicamente. Ancora, se la vostra via è il lavoro autonomo, gli incentivi sul portale nazionale di Clic Lavoro.

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